lunedì 11 febbraio 2013

Bersani: Per Berlusconi donne come gonfiabili

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Il candidato premier del Pd Pierluigi BERSANI ad un'intervista rilasciata ieri a Radio 105, nomina ancora BERLUSCONI dicendo che "parla delle donne come fossero più o meno bambole gonfiabili".

Del premier invece contesta.. "Monti é suscettibile, non può pensare di dare bacchettate e ricevere carezze",

Siamo sempre più nauseati da questa campagna elettorale; dopo tutti i guai che questa classe dirigente ha prodotto al nostro Paese (l'ottava potenza economica mondiale, se non erro), qualcuno ancora pensa di parlare agli italiani come se fossero all'asilo, "mentre purtroppo siamo diventare velocemente adulti, orfani di una guida civile e sociale.

Non vorrei che pensino le due B. di poter recuperare voti attraverso gli spot televisivi, parlando di stronzate invece di spiegare cosa vogliono fare in concreto, ma non nelle intenzioni, con i numeri di bilancio alla mano. E Monti che si arrogava di essere diverso, fa lo stesso giochino.
Foto repubblica

Il fatto vero é che i primi quattro pretendenti accreditati per la vittoria Bersani, Monti, Berlusconi e Grillo, hanno dei grossi limiti di capacità amministrative e di conoscenze vere dell'economicia, e quindi non potendo rastrellare voti su proposte fattibili (che non siano i soliti film senza trama), si attaccano alla televisione, incapaci di rendersi conto che sanno fare solo quello, mentre RENZI, l'unico che proponeva soluzioni con numeri alla mano, sta a casa. "Insomma le spade stanno appese e i foderi combattono.."

La colpa é nostra, e non prendiamocela sempre con la politica corrotta, LA COSA PIU' IMPORTANTE E' CAPIRE SE SONO DEI VERI LEADER CHE POSSONO GUIDARE UNA NAZIONE, DELLA QUAL COSA SIAMO ABBASTANZA DUBBIOSI
Lasciamo stare la Tv, leggiamo i giornali per capire cosa fare, non buttiamo via questo voto, l'Italia é a un crocevia, mentre qualcuno vuol farci credere di stare su di un'autostrada a tre corsie.

Meditiamo.....

A cura di giuseppe Merola, ci metto anche la faccia lasciandovi all'articolo di repubblica.

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